Temo che questo continuo girare film non accresca affatto il PIL
cittadino, come si sente ripetere in giro. Sono fenomeni transitori che al
massimo contribuiscono a riempire le tasche dei soliti (pochi) commercianti/albergatori,
ma il resto della città, tutto il resto della città ne ricava solo disagi, salvo l’effimero piacere di vedere le proprie strade in un film.
I compensi per 10 giorni alle comparse non fanno PIL e la città non cresce né economicamente né culturalmente.
I compensi per 10 giorni alle comparse non fanno PIL e la città non cresce né economicamente né culturalmente.
Si sfrutta un grande patrimonio dell’umanità come si farebbe con una
figliola belloccia avviata al mestiere: incuranti del degrado, del rischio e dello
scempio, si pensa solo a far fruttare la ganza che per una borsa di sesterzi apre
le sue strade al visitatore. Nel pieno rispetto della economia di mercato, si
capisce: se è a fin di lucro, tutto è lecito.
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Ma la ragazza si sciupa - dirà qualche benpensante.
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Ma è per soldi che lo facciamo.
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Ah, ecco, e allora va bene, eh.
Solo che la città non è la loro: è di tutti.
beh! quando fu per Passion la ricaduta ci fu, eccome! sarà stata mera curiosità quella di vedere dove era caduto Gesù ma una ricaduta turistica ci fu!
RispondiEliminaColpo di fortuna , forse, ma il fatto è incontestabile. Quello che fa male è che si parla di cultura e menate varie e poi la chiesa di S. Barbara che è un gioiellino giace abbandonata e può essere devastata impunemente.Pio
Si usa dire: "piuttosto che niente meglio piuttosto...!" Comunque è innegabile un ritorno di immagine che favorisce il turismo.
RispondiEliminaLe industrie non siamo capaci di svilupparle, l'agricoltura neanche. Vogliamo provare con il turismo e la "Cultura"? Forse qualcosa ci esce!
Donato Lamacchia