L'impressione
che ne ho, ma potrei sbagliarmi, è che le primarie non servano a lasciar
esprimere il parere del "popolo" nella designazione del candidato, ma
siano piuttosto uno degli strumenti che scalpitanti contendenti utilizzano per
riuscire a prevalere su avversari interni al medesimo partito.
Se
prendiamo per buona questa ipotesi, ne potrebbe conseguire che si possa
verificare un anomalo afflusso alle urne di estranei o di appartenenti allo
schieramento opposto, accorsi a votare per affossare il più forte dei
contendenti, laddove non gradito, oppure perché "invitati" dal meno
forte dei candidati alle primarie, interessato ad assicurarsi quei consensi che
fra i simpatizzanti del partito non avrebbe e pronto a dargli, chessò, 10 euro a testa.
In
questo caso bisognerebbe anche ipotizzare che a coloro che si rendono così
utili possano venire offerte e promesse adeguate contropartite, la qual cosa
non può che avere come risultato la “diluizione” del programma politico
sottoposto agli elettori, il quale risulterebbe inquinato nella sua essenza “alternativa”
dalla presenza di provvedimenti che, per esser graditi a chi ha collaborato,
poco han a che fare con la politica dello schieramento di appartenenza.
Ma
tutto ciò è una mia fantasia che, naturalmente, non potrebbe mai realizzarsi: già
nel passato se mai alle primarie si fossero presentati a votare noti
simpatizzanti dello schieramento opposto, cinesi o rumeni che nulla sanno della
politica italiana, ovviamente i vertici, gli scrutatori, i militanti di quel
partito se ne sarebbero certo accorti e avrebbero posto riparo. Ovvio.
Per
cui la mia rimane una fantasia, un’ipotesi, un’esercitazione logica: null’altro.
Un’analisi lucida,a seconda dei casi, da politologo deluso dalla politica o da visionario che guarda oltre la realtà
RispondiEliminaSe è cosi dicci chi vince e chi perde le elezioni
Ciao, Franco M
zio Paperone. Lo sai che vince sempre lui.
EliminaE' inutile scherzare o tergiversare: anche una scimmia di buon senso lo capisce!
EliminaAllora che fare? Diventare anarchici o mobilitare legioni di gente seria ed appassionata che si presenti alle primarie, accanto alle squadre assoldate per contrastare i loschi individui assetati di potere?
Un sano realismo è oggi la vera rivoluzione! E allora: pronti, via!
Ciao a tutti, Nalia
Con Pangloss possimo dicre che viviamo nel migliore dei mondi possibili.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina...e stè esercitazzzzioni logggiche...non te le tenè solo sul tuo blogghe...maggari ampliale un pochino de passsato, presente....e futuro prossimo...e tienici compagnia dovvvvve sai....
RispondiEliminaVito