Vaticano, si studia la scomunica contro i corrotti.
Dopo la scomunica ai mafiosi,
il Vaticano sta studiando la possibilità di allargare la pena canonica anche al tema della corruzione.
I corrotti tremano!
Insonni, vagano per le vie e meditano di smettere e restituire tutto quel che hanno intascato sin ora.
Come già accaduto alla mafia con la "scomunica" del 2014, anche la corruzione è debellata. Ecco fatto.
Basta dirlo in TV, la folla si emoziona e .... tutto rimane come prima, salvo la diffusa - ma falsa - convinzione che questo Papa innovi, riformi e voglia cambiare la chiesa. Balle.
Il Papa non ha MAI firmato una bolla di scomunica per la mafia. MAI ha ordinato ai preti di negare i sacramenti ai mafiosi e di allontanarli dalla chiesa. Solo parole e annunci rilanciati dalla stampa per fare ammauina. Nella realtà, mafia e chiesa vanno ben d'accordo, le feste patronali al Sud restano appannaggio delle "famiglie" e le statue dei santi si inchinano davanti alle case dei boss, le cui laute offerte piacciono molto ai parroci e alle curie.
La scomunica in Italia, quella vera, fu riservata solamente ai comunisti dopo la caduta di quel fascismo tanto amico della Chiesa da garantirle con il Concordato del '29, denaro, immense proprietà e tanto potere.
Figuriamoci poi con la corruzione: le offerte al prete, in fondo, non sono mazzette perché si chiuda un occhio su certi peccatucci? E allora?
France', di che parliamo?
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