(…) L’ufficio di Balena era
nella zona industriale, in fondo al pendio ripido di una collina sbancata,
pettinata in lungo dai fabbricati in fila per due: una concessionaria
d’automobili e una ditta di trasporti, una di trasporti su gomma e due
concessionarie d’auto. E poi edilizia, materiali edili, materie per le
costruzioni, mattoni, piastrelle e ancora concessionarie auto e moto e camion e automobili
e accessori per auto e macchine per l'edilizia e mattoni e laterizi da costruzione.
Matera non è più una città
contadina, la globalizzazione è arrivata anche qui, ma non col treno che si è
fermato a Eboli: è arrivata in automobile.
Matera è una città fondata
sulle scatole per umani, fisse e semoventi. (…)
tratto da "Un greto di ciottoli"
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