Gli Americani usano esportare
la democrazia, lo hanno fatto col Kuwait, con l’Iraq e con tanti altri paesi.
Funziona così: loro arrivano con le truppe e i carri armati, scacciano i vecchi
dittatori e mettono al governo amici loro che indicono libere elezioni.
Solo che gli abitanti di quei
paesi non sono abituati alla democrazia, non sanno adoperarla, spesso non sanno
proprio che farsene.
Quei Paesi restano preda dei
Ras locali che amministrano il potere in una società che rimane feudale pur
dotata di ruoli istituzionali.
Nel segreto residuale dell’urna
di cartone i sudditi - divenuti cittadini senza volerlo - assegnano il voto a
chi glielo ha comprato con una promessa o glielo ha estorto con una minaccia,
mandando a governare non la parte migliore del Paese, non fra i cittadini
quelli più saggi più onesti più disinteressati, ma quelli che, in cambio del
voto, promettono e distribuiscono prebende e benefici, quelli che promettono,
predando lo Stato, di farli partecipi del bottino, spesso gente mediocre,
spesso figuri senza scrupoli.
Ora che ci penso: quella
italiana è una democrazia molto giovane: ce l’hanno esportata coi carri armati
settanta anni
fa.
(w/cody)*
prima di finire la lettura, in mente stavo pensando la stessa cosa circa la conclusione. A questo possiamo aggiungere anche che siamo un paese molto giovane con storie di popoli diversi l'uno dal'altro e qualcuno ha cercato anche di fregare il sud.............ci sarà una Scozia? pio
RispondiEliminaIn effetti dà da pensare che nel pieno della globalizzazione esplodano impensabili frazionismi regionali.
RispondiEliminaL'annessione coloniale del nostro Sud alla Sabaudia è storia di cogente attualità.
appresto
co
Hai dimenticato la Coca cola che apre tutte le porte …enjoy!
RispondiElimina(francomartina)