In
questi giorni nel mare di fronte la città di Messina la presenza di un
incrociatore della marina militare russa con a bordo la banda militare
dell’Accademia Navale di S. Pietroburgo è testimone di un messaggio di pace e
fratellanza tra i popoli.
Era
il 28 dicembre del 1908, quando un terremoto e un maremoto di terribili
proporzioni devastarono le coste di Calabria e Sicilia distruggendo in gran
parte le città di Messina e Reggio Calabria.
In
quell’occasione la flotta imperiale dello Zar di Russia, impegnata per esercitazioni
militari in Sicilia, fu la prima a prestare i soccorsi alle popolazioni colpite
dalla tragedia. Un gesto di grande unione che resiste all’usura del tempo e
alla superficialità di quegli uomini che non amano, attraverso il passato,
costruire un futuro di pace e solidarietà.
Così
la visita dei delegati della St. Andrew
the First-Called Foundation di Mosca
porta con se un ricco programma di studi, concerti, incontri che dal 23 al 26
settembre si terranno a Messina - Taormina - Reggio Calabria. Ad allietare le
giornate saranno proprio loro i Marinai russi e italiani che con le proprie
guardie d’onore e con le loro bande eseguiranno opere e concerti al cospetto di
autorità civili, religiose e militari dei due Paesi.
Anche
la città di Matera sarà ricordata in questo contesto per l’opera ideata proprio
nella Città dei Sassi:
Vasilij Borshjov
Il marinaio di cambusa
Cantata per Orchestra di fiati,
Coro e due voci recitanti
Testo di
Gianni Maragno e
Emanuele Giordano.
Brani letterari russi,
inquadramento storico-letterario e traduzioni
dei testi poetici a cura di Marinella Mondaini.
Musiche, parafrasi poetiche e
poesie originali
di Nicola
Hansalik Samale.
L’Opera
è stata eseguita in prima assoluta nel Palazzo Marchesale di Laterza (TA) e
ripercorre, attraverso la figura del cuoco di bordo imbarcato sulla nave
ammiraglia della marina russa, le vicende legate ai soccorsi prestati nel 1908.
Il 25 settembre 2018, presso l’Università di Messina, l’Opera Vasilij
Borshjov è stata presentata nel corso di un convegno con gli interventi
di Marinella Mondaini per quanto relativamente al libretto e agli aspetti
letterari, e dal Maestro Michele Amoroso, Direttore d’orchestra e Compositore,
per quanto riguarda la tessitura musicale, con l’ambita prospettiva di riproporne
l’esecuzione nell'agosto del 2019 sulla Piazza Rossa di Mosca, in occasione del
Raduno Internazionale delle Bande Militari; è auspicio condiviso che
l’esecuzione possa essere affidata alla Banda della Marina italiana e quella
dell’Accademia Navale Russa, insieme al coro della Città di Messina, unite
nella musica e sotto l’unica direzione del Maestro Michele Amoroso, docente del
conservatorio peloritano intitolato ad “Arcangelo Corelli”. Risalta
affettivamente il nome di Michele Amoroso, nipote di un artista materano, l’omonimo
pittore Michele Amoroso, che, prima di trasferirsi definitivamente a Messina,
volle lasciare un contributo alla sua città natale con la progettazione di un
Teatro, i cui lavori ebbero inizio il 1908. Un vanto per la Capitale Europea
della Cultura 2019, ma anche un monito, perché su quell’esempio si possa
definitivamente porre rimedio alla indecorosa assenza di un Teatro che sia
conforme al prestigio e alle tradizioni della nostra Città.
Gianni Maragno
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