(...) Paura? Quell'uomo volgare, scaltro, truffaldino, non sapeva cosa fosse.
In lui non c'era ombra di decoro: era ignaro di tutto ciò che dà dignità o bellezza all'uomo, e bastava conoscerlo da ventiquattr'ore per essere certi che se c'erano due modi di fare una cosa, uno schietto e uno torto, avrebbe scelto quello torto.
In quella mente bassa e squallida c'era solo una molla, il desiderio di avere furfantescamente la meglio sui suoi simili; non era nemmeno passione del male, dove poteva pur esserci una sinistra grandezza, era una malizia da gnomo, che traeva soddisfazione dal prevalere sul prossimo. (...) pag 75
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(...) Il paese è morto, Viviamo di ricordi. (...) pag 91
In lui non c'era ombra di decoro: era ignaro di tutto ciò che dà dignità o bellezza all'uomo, e bastava conoscerlo da ventiquattr'ore per essere certi che se c'erano due modi di fare una cosa, uno schietto e uno torto, avrebbe scelto quello torto.
In quella mente bassa e squallida c'era solo una molla, il desiderio di avere furfantescamente la meglio sui suoi simili; non era nemmeno passione del male, dove poteva pur esserci una sinistra grandezza, era una malizia da gnomo, che traeva soddisfazione dal prevalere sul prossimo. (...) pag 75
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(...) Il paese è morto, Viviamo di ricordi. (...) pag 91
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