Berlusconi venne fatto scendere in
politica con uno scopo ben preciso: impedire che la sinistra italiana, andasse
al governo.
La fine ingloriosa del CAF e della
stagione del Pentapartito trasferito in massa nella patrie galere, vedeva il
PDS (ex PCI) come unica forza politica in grado di governare il Paese.
La mobilitazione per fermare Occhetto e il
suo nuovo partito fu immane. Come già era accaduto per fermare Berlinguer e
Moro, si passò alle stragi, questa volta senza più farle firmare da
fantomatiche Brigate Rosse, vennero eseguite in proprio come Mafia/Politica: si
parla di trattativa stato/mafia per indicare quei giorni quando da un lato si
facevano stragi mafiose e dall'altro, a partire (coincidenza) dalla Sicilia, si
organizzava a tamburo battente il nuovo soggetto politico che sostituisse il
CAF: Forza Italia di Berlusconi.
Stampa e TV, di rinforzo, pompavano anche
il fenomeno leghista che contribuì fortemente a erodere il consenso elettorale del
PDS, tanto che si parlò della Lega come "costola" della sinistra. Berlusconi e Bossi, B&B, si spartiscono l'Italia.
Nel suo ventennio Berlusconi, oberato da beghe
giudiziarie per reati comuni, non porta a compimento la missione di
"riformare" l'Italia; fra una legge ad personam e l’altra, l’attuazione
del piano di “Rinascita Democratica” della P2 cui lo stesso B. in buona
compagnia era iscritto, non decolla; Quel “piano” fra l’altro si proponeva di abolire
l'articolo 18, depotenziare lo Statuto dei Lavoratori del ’70, modificare le
parti più democratiche della nostra Costituzione, asservire la Rai, ecc..
Caduto Berlusconi, unica forza politica
pronta ad assumere il governo del Paese, schiacciato dalla crisi e bisognoso di
“lenzuolate” di liberalizzazioni, è il PD. Ancora una volta, dalla fine della
guerra alla caduta della DC, dalla caduta di Craxi alla caduta di Berlusconi,
la sinistra italiana è pronta a governare il Paese.
Vista anche l’efficacia dei precedenti
provvedimenti dei governi Prodi contro l’evasione fiscale (Visco era chiamato
il Vampiro dagli evasori fiscali) e tesi alla liberalizzazione delle
professioni (parafarmacie, banche, assicurazioni, compagnie telefoniche, notai,
tassisti, ecc.), Bersani, pronto ad assumere il governo del paese, preparava
altre lenzuolate idonee a rilanciare l’Italia stremata da un ventennio di stasi
e di impoverimento strutturale.
Da qui l'urgenza di fermare Bersani a tutti i costi.
La P2, nei decenni si è evoluta in P3 o P4. Non è più tempo di stragi (per fortuna) però si può ripetere quanto già aveva funzionato nel 1994, quando furono create
dal nulla Lega e Forza Italia per indebolire il PDS: creare il M5stelle al
posto della Lega per raccogliere il voto qualunquista, e con una variante
geniale questa volta: incistidare con un cavallo di troia il PD dall’interno così da trasformare il PD stesso in
Forza Italia, senza contrapporgli un’altra organizzazione politica che invece
ne avrebbe compattato i ranghi nella competizione.
E così parte l’operazione: si chiamano a raccolta ex socialisti,
ex DC confluiti nel PD, ascari vari e si crea una corrente interna al PD stesso che ha la
esplicita missione, non di voltare pagina rispetto al malgoverno dei decenni
precedenti, ma di “rottamare” definitivamente la sinistra italiana.
Dal nulla nasce Renzi, il nuovo B. a capo
della nuova Forza Italia; dal medesimo nulla nasce Casaleggio-Grillo che prende
il posto della defunta Lega. E il gioco è fatto. Ora senza perdere tempo, con
il sostegno degli alleati di sempre, interni e stranieri, occorre metter mano
alla Democrazia. L’art. 18 è già andato, la scuola devastata ulteriormente; all’evasione
fiscale e al lavoro nero si strizza l’occhio con voucher e condoni; di mafia
non si parla più; si torna a promettere il ponte di Messina; si distribuiscono
mancette per comprare la pancia dei voti in vendita.
A un passo dall’obiettivo, Grillo,
utilissimo fin ora per non far fare il governo a Bersani e a mettere nell’angolo
la sinistra del PD, non serve più: eventuali alleati, Renzi li ha già ad Arcore, nelle logge toscane, nelle stanze segrete dei soldi grossi.
Il Movimento 5 Stelle non serve più e le
stesse TV che lo avevano somministrato a dosi massicce agli
Italiani negli ultimi tre anni assieme a Renzi, ora ne parlano meno e per lo più per dirne dei
difetti, manchevolezze, imputazioni, sospetti, ecc.
Il regime è pronto; gli Italiani pronti ad
acclamarlo con bel Sì.
Come sempre, si aprono gli stessi scenari del secolo scorso e di quello precedente.
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