viva il XX settembre
viva l'Italia
viva Roma Capitale
Sono trascorsi 144 anni da quel 20 settembre del 1870, quando i
nostri bersaglieri entravano a Porta Pia. Era il compimento dell’Unità
d’Italia, da sempre ostacolata dall’intransigenza clericale, che diventava
ancor più feroce arroccamento oltranzista di fronte alla inevitabile annessione
di Roma.
Pio IX non voleva arrendersi alla storia, e chiuso ad ogni
appello diplomatico per la soluzione della questione romana, lasciò al giovane
stato italiano come unica possibilità lo scontro armato. Di qui la famosa Breccia,
che con la presa di Roma segnò la fine del potere temporale della Chiesa e fece
di Pio IX l’ultimo papa-re.
Era la vittoria della cultura
umanistico-rinascimentale-illuminista contro l’oscurantismo. Roma era
finalmente restituita all’Italia. E l’Italia all’Europa libertaria e
progressista. Vinceva il principio della separazione tra Stato e Chiesa, e
dell’imprescindibilità della laicità per la emancipazione di individui e
popoli.
Era la Breccia dei diritti umani per conquistare sempre maggiori
spazi di libertà e giustizia. Per ciascuno e per tutti. Era la Breccia verso la
democrazia.
Lo avevano ben intuito i romani che in quel 20 settembre del
1870 a migliaia riempivano le strade sventolando il tricolore, e gioiosi
gridavano: Roma libera! Viva i nostri soldati!
Uomini e donne del popolo, che come era già accaduto nella Repubbliche romane: la giacobina del 1798, e la mazziniana del 1849, ancora una volta si riappropriavano del Campidoglio.
(di Maria Mantello)
I bersaglieri li liberavano da
una dittatura feroce e sanguinaria, quella del papa, che decretava pena di
morte, torture e prigione per gli idealisti e per il popolo sfruttato nello
Stato Pontificio.
Vale la pena
rivedere il film di Luigi Magni "In nome del Papa re" del 1977 con Nino Manfredi.
Il film rappresenta una rilettura romanzata dell'ultima
condanna a morte decretata dall'autorità papale, il 22 ottobre 1867: Magni (ovviamente)
venne accusato di anticlericalismo, ma
il regista rispose di essere semplicemente contrario al potere temporale dei
pontefici e ai processi fatti senza ragioni.
Quella del 20 settembre deve essere una festa nazionale come il 25 aprile.
Quella del 20 settembre deve essere una festa nazionale come il 25 aprile.
… Oggi Come ieri… evidenzio un’analisi incompleta, perché manca in questo post la approvazione ecclesiastica.
RispondiEliminaParola di ex caporale dei bersaglieri ‘’ 61 Btg Fagarè’’ Persano ( Sa)
Raggiungete l’altra sponda del Tevere e capirete, senza dimenticare i Patti Lateranensi…gli stralci di imposte sugli edifici culto e similari, il voucher per la scuola privata e via elencando.
Siete rimasti a Porta Pia…
(francomartina)
e la dobbiamo brecciare di nuovo, visto che il fascismo portò indietro l'orologio con i Patti Lateranensi e restituendo alla chiesa quasi tutti i beni confiscati allo Stato pontificio da Napoleone prima e dallo Stato italiano dopo. In cambio la chiesa diede il suo appoggio alla dittatura fascista, chiamando quel mascalzone di Mussolini "l'uomo mandato dalla Provvidenza" e mandando i suoi vescovi a benedire i carri armati e i gas asfissianti che i fascisti usavano in Africa per sterminare i quasi inermi eritrei.
RispondiEliminaTutto per ... lo spirito, of course.
anche la Chiesa va avanti a go end stop. Adesso papa Bergolgio sta andando avanti forse è l'unico ma è il Papa fino a quando semmai...........non lo fanno fuori. -PIo
RispondiEliminaio, credimi, aspetto lo stop. e stop.Evoluzioni, onestamente, non ne ho mai viste, solo secolarizzazioni al rimorchio della società civile, a rimorchio pesante e frenante della società civile.
EliminaLa Chiesa è da sempre alleata delle dittature e schierata coi ricchi, a chiacchiere coi poveri dei quali non chiede l'abolizione ma per i quali esorta (gli altri) a fare la carità.
beh! in America latina non è stato e non è così, in Africa anche.
EliminaBisogna distinguere la Chiesa curiale con le mantelline rosse ed i sacerdoti che stanno tra la gente, magari non già da queste parti.