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giovedì 22 marzo 2018

equalizzatore mentale


In qualunque posto pubblico si entri, che sia bar o supermercato o negozio e finanche dall'ottico e persino nei laboratori d'analisi c'è un televisore acceso a tormentare l'udito e a impedire qualunque concentrazione su una lettura o su un pensiero, strumento obbligatorio di occupazione della mente del prossimo.  

Inspiegabile conformismo dell'accoglienza commerciale. 

Ma il mistero si infittisce quando osservo che in 9 casi su 10 la TV è sintonizzata su RTL 102.5. 

Nei restanti casi si tratta di un canale Mediaset. 

Come si può spiegare visto che trasmettono solo 
suoni sedicenti musicali, dialoghi sul vuoto fra tre manichini con le cuffie e tanta tanta tanta pubblicità?

Ho chiesto a molti gestori perché scegliessero proprio RTL, dicono tutti "perché mi piace".
Nulla da eccepire, solo pensavo che le droghe non sono solo quelle da inalare o endovenose, deve esserci una qualche emanazione da questa emittente, forse un fluido ipnotico o delle speciali onde elettromagnetiche che portano assuefazione, dipendenza esclusiva da un solo canale, perché si prediliga solo quello e per tutto il giorno.

Addiction probabilmente fondata sui contenuti di quelle trasmissioni: riposanti, consolatorie, che non inducono fatiche, non pongono questioni, non richiedono sforzi d'attenzione e conciliano invece il torpore della mente, facilitano così la mortalità precoce di fastidiosi neuroni in eccesso che madre natura aveva inutilmente predisposto, operando una sana equalizzazione che meglio dispone all'imbonimento degli spot che non solo prodotti, suggeriscono, rigorosamente uguali per tutti, ma soprattutto comportamenti rigorosamente identici.

Il conformismo ci rende piatti e la TV fa da equalizzatore mentale. 


Ciascuno, la fotocopia dell'altro. 

E basta.


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