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martedì 25 dicembre 2018

Italia triste, vecchia, monarchica.

Tristissimi dati: 10 anni fa il massimo dell'affidabilità andava alla Polizia, Ente dotato di un qualche potere reale; seguita nel record da Napolitano, e poi da Europa e Chiesa e quindi da Scuola e Papa, entità più astratte e di rappresentanza che realisticamente operative nel quotidiano. I soggetti che invece realmente operano: parlamento, regioni, comuni, partiti e Stato, pur puntualmente votati alle elezioni e struttura portante della Democrazia, non godono di molta fiducia fra gli Italiani.
Nel 2018 la situazione è ulteriormente peggiorata: quasi tutti i soggetti del sondaggio perdono pesantemente di credibilità, a parte Bergoglio (che recupera rispetto a Benedetto), mentre la Polizia rimane stabile anche se al secondo posto.
La lettura è immediata: un popolo diffidente e chiuso in casa che non confida nello Stato. Non nutre fiducia proprio in quello Stato che gli garantisce la libertà, scuola, sanità, sicurezza, agibilità, diritti e invece si vuole affidare al Papa (che magari un po' di diritti li toglierebbe) e alla Polizia simbolo del bastone repressivo. 

Il resto...
Che dire?
Se nel sondaggio inserissero padrepio e la regina, avrebbero di certo i primi posti: il miraggio il mito la favola - però da difendere col manganello - sono al vertice dell'immaginario collettivo, mentre il paese reale, la concreta realtà sono derelitte e inaffidabili, inutili; se ne farebbe pure a meno di parlamento, partiti, democrazia, sindacati, diritti: il potere tutto al papa e il bastone per chi non la vuol capire.
Italia triste e vecchia, monarchica e fascista.


http://www.demos.it/a01557.php

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