Il traffico automobilistico a Matera è diventato emergenza quotidiana, ma l'uso del mezzo privato non viene scoraggiato in nessun modo, gli autobus circolano semivuoti e le strade sono intasate da auto private. Neppure per liberare dalle auto il "salotto buono" del centro si trova il coraggio politico di intervenire e a nulla valgono le proteste di cittadini e di turisti addirittura investiti nelle vie del centro.
Occorre trovare una soluzione coraggiosa, magari copiando
da altre Capitali.
A Londra, per
esempio, per andare in Centro, non
solo si paga la famosa Congestion Charge, una tassa di 10 sterline ossia 12 euro di
pedaggio perché appunto si contribuisce a congestionare lo spazio, ma i
residenti pagano anche il diritto a parcheggiare nelle strade dove risiedono e
i commercianti che desiderano tenere la macchina proprio davanti al proprio
negozio in centro (come il mulo davanti al Saloon), pagano una tassa maggiore. Le
tariffe variano a seconda dalla zona, della cilindrata della macchina e
dell’anno di immatricolazione e, secondo un principio economico di utilità marginale
della rendita di posizione, il prezzo è decrescente più ci si allontana da
Central London.
Il nostro Comune
potrebbe ispirarsi al buon senso londinese e applicare un modello simile,
destinando poi le somme incassate al potenziamento dei mezzi pubblici che, su
corsie preferenziali, porterebbero a destinazione i passeggeri in men che non si
dica, in una città più pulita e più accogliente per i residenti e per i turisti
tanto attesi e graditi (da qualcuno).
Si può fare? È difficile?
Ma – si dirà - i cittadini così si vedrebbero tassare
ulteriormente l’automobile.
Vero.
Ma usando il mezzo pubblico spenderebbero molto di meno in carburanti,
pneumatici, parcheggi, freni e frizione, riparazioni da tamponamenti, multe
ecc., tanto da realizzare invece, a conti fatti, un forte risparmio. E allora?
Ma almeno, santa miseria, nell'attesa di migliori idee
decongestionanti, si potrebbe almeno aprire il parcheggio di via Saragat? O era
solo una delle tante e labili promesse elettorali?
E quello di via Casalnuovo?
Quante volte ancora vanno "ristrutturati" prima di entrare in funzione?
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