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sabato 6 ottobre 2018

Gli indifferenti da Gramsci a Scalfari


"In Italia c'è una contraddizione, attuale ma storica perché vecchia di secoli: come mai gran parte degli italiani è politicamente indifferente e perché un quarto almeno dei non indifferenti vota da vent'anni per Berlusconi?
La risposta l'abbiamo data già molte volte ma è bene ripeterla in un Paese di corta memoria: indifferenti o berlusconiani o grillini, odiano lo Stato, le istituzioni, la politica. Per secoli hanno visto la loro terra governata da Stati stranieri e tirannici, Signorie, altrettanto tiranniche, una borghesia inesistente, una cultura ristretta a ceti privilegiati, un'economia di rapina.

Di qui il ritrarsi nel proprio interesse particolare, il disprezzo dell'interesse pubblico, la fragilità d'ogni tentativo di modernizzazione affidato ad élite presto trasformatisi in caste.

Questa è stata la storia del Paese e di questa paghiamo il prezzo, sperando in una svolta che ci consenta di uscirne."
Eugenio Scalfari 
8 settembre 2013
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Troppi padri di famiglia italiani, cristianissimi, democraticissimi e repubblicani solo il 2 di giugno (forse), insegnano  ai loro figli, nei fatti e con l'esempio, che furbo-smart è quello che non paga le tasse, che salta la fila, che passa col rosso, che butta i rifiuti dal finestrino, che piglia lo stipendio senza lavorare facendosi mantenere dalla fatica altrui.
Il “senso dello Stato”, in larghi strati della società, è assente; in quei territori sociali la democrazia è come la festa degli alberi alla scuola elementare il 21 di novembre, quando la maestra dice la poesiola e tutti si canta, si pianta un bell’alberello mentre si abbattono centinaia di pini secolari per fare posto ai parcheggi nell’indifferenza generale, e il preside fa un bel discorso sull’ambiente mentre tutti trattenendo il ghigno gli "abbattono" le mani aspettando l’otto dicembre per “abbattere” l’abete nuovo e metterci le palle di natale.
Questi i cittadini che il potere alleva con premura, li addestra al conformismo ipocrita e li usa come clave alle elezioni promettendogli tanti bei balocchi.
I mass media mostrano che qualcuno davvero li ottiene quei balocchi promessi, il posto, la lotteria, il sussidio e quindi c’è speranza, accade, quindi è vero, domani potrà capitare anche a me.
(w/cody)*


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