Quale mondo veniva decritto ai bambini delle scuole di mezzo secolo fa? Il mondo che circondava i bambini dell'entroterra lucano era lo stesso che pulsava intorno ai coetanei che vivevano nel Norditalia?
I pedagoghi che elaboravano sussidiari e libri di lettura per le scuole dell’Italia Unita, quale mondo descrivevano? Quello delle grandi città del regno d’Italia o quello delle colonie annesse?
In seconda elementare, in classe eravamo 42, nel '62.
In quel tempo se al nostro maestro gli parlavano di “team” pensava a Tim e Gerry; in quel tempo quelli che giocavano a palla si chiamavano ancora squadra e se a un allenatore gli dicevi coccer, quello ti menava.
I pedagoghi che elaboravano sussidiari e libri di lettura per le scuole dell’Italia Unita, quale mondo descrivevano? Quello delle grandi città del regno d’Italia o quello delle colonie annesse?
In seconda elementare, in classe eravamo 42, nel '62.
In quel tempo se al nostro maestro gli parlavano di “team” pensava a Tim e Gerry; in quel tempo quelli che giocavano a palla si chiamavano ancora squadra e se a un allenatore gli dicevi coccer, quello ti menava.
In quel tempo il nostro ottimo libro di letture a pagina 26 narrava del
bambino Salvatore che accompagnando la mamma dal pizzicagnolo, voleva portare
da solo, il bravo ometto, tutti i pacchi della spesa. Una bella lettura edificante che rimase impressa nella memoria mia e degli altri 41 scellerati miei compagni
perché secondo l'antico metodo della decimazione, il maestro domandò a caso
tra le falangi che cosa significasse “pizzicagnolo”. Lo sguardo
attonito dei precotti esprimeva molto sforzo di caldaie e tanto smarrimento
nell'attesa della scarica di carcarozzi cotognetti e calcinculo che maturavano
in silenzio tra lavagna e crocefisso, anche perché fondamentalmente mancava proprio il concetto base dell'aver da trasportare voluminosi e pesanti sacchetti di generi alimentari acquistati detti "spesa", esperienza per lo più del tutto ignota alla platea.
Qualcuno bluffò dicendo "non mi ricordo" e venne fucilato nella schiena; quelli che la buttarono sull'etimologia biascicando fesserie sui cagno‑lini furono decapitati sommariamente e riabilitati solo nell'89 con un Nobel per la pace secondo l'usanza, altri tacendo si accucciarono sotto il banco come colti da torpore improvvido.
Nessuno sapeva cosa fosse questo fetente d'un pizzicagnolo.
Poi il maestro, smontato che ebbe il patibolo e sfilatosi il cappuccio nero dalla testa, ce lo spiegò che il pizzicagnolo è una specie di salumiere che vende cose da mangiare come le scatolette della carne in conserva, le delicatessen, le salsicce e, a volte, anche il pane.
Qualcuno bluffò dicendo "non mi ricordo" e venne fucilato nella schiena; quelli che la buttarono sull'etimologia biascicando fesserie sui cagno‑lini furono decapitati sommariamente e riabilitati solo nell'89 con un Nobel per la pace secondo l'usanza, altri tacendo si accucciarono sotto il banco come colti da torpore improvvido.
Nessuno sapeva cosa fosse questo fetente d'un pizzicagnolo.
Poi il maestro, smontato che ebbe il patibolo e sfilatosi il cappuccio nero dalla testa, ce lo spiegò che il pizzicagnolo è una specie di salumiere che vende cose da mangiare come le scatolette della carne in conserva, le delicatessen, le salsicce e, a volte, anche il pane.
Allora capimmo che quando la mamma, una volta a settimana, ci mandava a prendere un‑cucchiaio-di‑conserva‑uno
e quattro quinti di mezzi‑ziti da Stacchiuccio, ci stava mandando dal pizzicagnolo
e che quindi questo pizzicagnolo altri non era che Stacchiuccio.
Ma perché non lo scrivevano sul libro? Evidentemente quello
che scriveva il libro doveva essere un ricco del Nord: lì, Stacchiuccio, si chiama Pizzicagnolo.
Quale mondo descrivere nei libri di scuola a vent'anni dalla guerra? A chi? E perché?
In quarta elementare dai
42 iniziali eravamo ridotti a 27 perché il maestro ne aveva giustiziato una
dozzina rimandandoli alle zappe e a Milano alla Svizzera e alla Germania insieme al papà, a dar fastidio agli elvetici e ai padani col loro sudicio lavoro, uno era
morto di meningite e qualcun altro scalzo era finito per i campi dietro la
capra di famiglia.
L'Italia unita, era questo, nel 1962, a vent'anni dalla guerra.
L'Italia unita, era questo, nel 1962, a vent'anni dalla guerra.
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