Nella mia dabbenaggine credevo che le piste ciclabili sarebbero servite non solo a far ciclare le migliaia di materani che usano abitualmente spostarsi in bicicletta - vedete bene che da quando hanno completato le piste ciclabili alla modica spesa di 350.000 euro, il traffico automobilistico urbano è crollato - ma sarebbero servite anche a farci passare quel branco di pedalatori che prim o doping passano anche da qui, i biciclisti professionisti del giro d'Iltalia.
E invece mi sbagliavo.
Per il giro d'Italia occorrono invece soldi freschi. Pare che i biciclisti non pedalino molto bene se non si son spesi tanti soldi, è un fatto che attiene alle giunture, mi spiegava un amico, bisogna... ungere, sennò il carrozzone non cammina.
E così, incurante della crisi e della congiuntura economica, il Comune che si lagna notte e giorno di non aver soldi per i servizi sociali e per le necessità primarie dei cittadini, ecco che tira fuori mezzo milione di euri da dare a una impresa di asfalti (strano ma questa circostanza non mi è nuova) per allisciare la strada della tappa, mentre la Provincia, per festeggiare la scampata abolizione, tira fuori 320.000 euro per ... indovina? riasfaltare altro tratto di strada. E siamo a 820.000 eurazzi d'asfalto cui vanno aggiunti € 50.000 di obolo alla RCS Gazzetta dello Sporc e altri 10.000 in pubblicità. Aggiungiamo i trasporti gratis per tutti, gli straordinari ai vigili e agli spazzini, qualche rinfresco e qualche mangiatone e siamo al milione di euro.
Nu milione, all'anim 'o Priatori, diceva lo svampito in un vecchio film di napoletani.
Ma si capisce, il giro d'Italia è una festa. Per l'impresa degli asfalti lo è di sicuro, per la Gazzetta di certo, (poi sui giornali della RCS straparlano di imprenditoria privata, meno stato e più privato, di libera editoria indipendente e altre amenità quotidiane), quello che non si capisce è che cosa abbiamo noi da festeggiare nel veder passare quei pantaniani che si sfiancano nelle salite in bici quando potrebbero benissimo prendere l'autobus e fare un po' meno casino.
Ma signor mio, mi dice sempre la vicina, signor mio, i valori dello sport!
Eh, sì, ho capito, i valori dello sport sono gli stessi valori dell'Italia dei Valori: i valori che si custodiscono in cassaforte.
Ah, dimenticavo! Chiudono sinanche le scuole. Da un lato aboliscono le festività per meglio produrre e far studiare i nostri pargoli e poi invece chiudono le scuole per il circo massimo del giro e della pubblicità assistita dallo stato.
Festeggiano gli alunni di ogni ordine e grado e con loro l'intera classe insegnante e hanno ragione: quest'anno non si sono goduti manco un giorno di chiusura per neve, vanno risarciti anche loro.
Festa !.
festa, farina e...
http://w-cody.blogspot.it/2011/12/lautunno-delle-piste-ciclabili-di.html
http://w-cody.blogspot.it/2011/07/matera-e-le-piste-ciclabili.html
E invece mi sbagliavo.
Per il giro d'Italia occorrono invece soldi freschi. Pare che i biciclisti non pedalino molto bene se non si son spesi tanti soldi, è un fatto che attiene alle giunture, mi spiegava un amico, bisogna... ungere, sennò il carrozzone non cammina.
E così, incurante della crisi e della congiuntura economica, il Comune che si lagna notte e giorno di non aver soldi per i servizi sociali e per le necessità primarie dei cittadini, ecco che tira fuori mezzo milione di euri da dare a una impresa di asfalti (strano ma questa circostanza non mi è nuova) per allisciare la strada della tappa, mentre la Provincia, per festeggiare la scampata abolizione, tira fuori 320.000 euro per ... indovina? riasfaltare altro tratto di strada. E siamo a 820.000 eurazzi d'asfalto cui vanno aggiunti € 50.000 di obolo alla RCS Gazzetta dello Sporc e altri 10.000 in pubblicità. Aggiungiamo i trasporti gratis per tutti, gli straordinari ai vigili e agli spazzini, qualche rinfresco e qualche mangiatone e siamo al milione di euro.
Nu milione, all'anim 'o Priatori, diceva lo svampito in un vecchio film di napoletani.
Ma si capisce, il giro d'Italia è una festa. Per l'impresa degli asfalti lo è di sicuro, per la Gazzetta di certo, (poi sui giornali della RCS straparlano di imprenditoria privata, meno stato e più privato, di libera editoria indipendente e altre amenità quotidiane), quello che non si capisce è che cosa abbiamo noi da festeggiare nel veder passare quei pantaniani che si sfiancano nelle salite in bici quando potrebbero benissimo prendere l'autobus e fare un po' meno casino.
Ma signor mio, mi dice sempre la vicina, signor mio, i valori dello sport!
Eh, sì, ho capito, i valori dello sport sono gli stessi valori dell'Italia dei Valori: i valori che si custodiscono in cassaforte.
Ah, dimenticavo! Chiudono sinanche le scuole. Da un lato aboliscono le festività per meglio produrre e far studiare i nostri pargoli e poi invece chiudono le scuole per il circo massimo del giro e della pubblicità assistita dallo stato.
Festeggiano gli alunni di ogni ordine e grado e con loro l'intera classe insegnante e hanno ragione: quest'anno non si sono goduti manco un giorno di chiusura per neve, vanno risarciti anche loro.
Festa !.
festa, farina e...
http://w-cody.blogspot.it/2011/12/lautunno-delle-piste-ciclabili-di.html
http://w-cody.blogspot.it/2011/07/matera-e-le-piste-ciclabili.html
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