Non ci siamo.
I fumatori sono una categoria perseguitata. E' vero.
Per distrarre l'attenzione dalle falde acquifere inquinate, dai rifiuti tossici dell'industria, dall'aria ammorbata dagli scarichi delle automobili, dal cibo avvelenato dai pesticidi e dai conservanti e dai coloranti, hanno fatto credere che il vero problema dell'inquinamento venga dal fumo delle sigarette.
Ci trattano da beoti.
E lo abbiamo capito.
E lo abbiamo capito.
Quello che non si capisce è perché i fumatori debbano gettare per strada i pacchetti vuoti.
Occorrerebbe una campagna forte, come quella per il fumo delle sigarette, che li induca a non spargere, oltre che il fumo anche le altre scorie, le quali, quelle sì che fanno male, alla vista, all'igiene, al decoro e alla natura, visto che oltre che di carta i pacchetti son fatti di plastica e stagnola.
Non ci siamo.
Anche perché, come è evidente in ogni angolo della città, quelli pagati per pulirle, le strade, a onor del vero, le strade non le puliscono e i pacchetti vuoti di sigarette, lanciati dai finestrini delle auto, rimangono a impallidire al sole per giorni e giorni e giorni, sinché sbiadisce la marca, si erode la carta e rimane la stagnola. A lungo.
Non ci siamo.
E quelli in divisa che perseguitano chi non versa il dovuto alla SISAS, non credete che potrebbero portare un bel po' di denaro alle casse comunali se prestassero occhio a chi getta la roba dai finestrini, a quelli che fan cacare il cane in cielo in terra e in ogni dove, a quelli che imbrattano coi loro stupidi nomi le vie del borgo e alle restanti forme zoologiche antropomorfe che si aggirano per l'urbe a lordare, impuniti come tanti berluschini?
Si può fare?
Tanto più che adesso abbiamo la città piena di portacenere: 'na bella spesa abbiamo fatto, sostanziosa e invero soddisfacente (per qualcuno).
Tanto più che adesso abbiamo la città piena di portacenere: 'na bella spesa abbiamo fatto, sostanziosa e invero soddisfacente (per qualcuno).
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