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giovedì 9 ottobre 2014

l'apparizione

Ebbene sì, è accaduto. 
La notte tempestava d'acque le mie finestre, le serrande ululavano e le grondaie gorgogliavano ingorgate. 
I vetri tremavano impauriti dalla furia del temporale. 
Non dormivo più già da qualche tempo, molestato dal frastuono che destava le angosce più remote. Ho acceso la luce, infine, a cancellare le ombre che i lampi scagliavano sinistri per la stanza. 
Ho acceso la luce e ho visto!!
Un volto umano e sofferente è comparso al mio fianco, materializzandosi fra le pieghe dei pantaloni stazzonati che avevo appeso a un gancio del'appendiabiti. Mi sono stropicciato gli occhi per del tutto destarmi dai veli del sonno greve e meglio ho aguzzato la vista in punta di pupille: non mi sbagliavo. Quel volto era lì, reale, emerso, vero, carnale, presente, in rilievo, assorbente.
L'apparizione sembrava guardare in un punto remoto sopra di me, oltre il mio sguardo, e le labbra dischiuse come in un lamento disegnavano nette una vocale prolungata, come una lunga "A". I lineamenti regolari del volto, però, non mostravano sofferenza, anzi le labbra ben disegnate parevano toniche e riposate mentre solo il naso, accanto agli zigomi regolari, era come ritratto, come reso sottile da una inspirazione anomala, da un affanno greve, da una ansietà incombente. Accigliata, la figura pareva trarre forza dal taurino collo che sosteneva il capo fiero, come di solido guerriero. L'espressione intensa del volto rimandava a sentimenti forti, a ricordi poderosi, a moniti esiziali. 

Un 'apparizione, qui, a casa mia, un trascendente fenomeno, una arcana presenza...
E così, per tema d'essere all'indomani smentito da certi miscredenti, nel dubbio di dover affrontare la incredulità del mondo intero ho scattato delle fotografie che ora posso mostrare. Guardatele. Osservate il volto, la sua espressione, assorbite il suo monito. Non avvertite già il ginocchio flettersi spontaneamente di fronte all'arcano? Non sentite già impellente il bisogno di porre mano al portafogli ?
E ora ho deciso: domani chiamo i giornali e apro un santuario. 
Sì! Un santuario!
All'ingresso ci metto  la cassetta delle offerte, mentre gli spilli da balia per attaccare le banconote al drappo sacro, li fornirò gratis, in apposito vassoio d'oro e d'argento che van per milleccento. 
Di fronte all'attaccapanni ci dispongo tre inginocchiatoi con apposita feritoia per le offerte evidenziata in bianco lacca su fondo nero, così si nota anche nella penombra ascetica, mentre sul lato ci pongo una teca con candele elettriche che si accendono all'inserimento di monete da due euro (non dà resto), così le tremolanti lucine daranno suggestione al raccoglimento mistico degli adoratori dell'immagine sacra. Si potranno accendere più candele con la richiesta plurima della grazia desiderata con l'accoppiata di tre grazie al prezzo di due, ma solo per gli affezionati visitatori, dalla terza visita pagante in poi.
All'ingresso drappi scuri, incenso e fiori disposti a corolla e stesi nei cesti e lacrime di petali lungo i tappeti, rossi come il sangue, neri come la disperazione, verdi come i dollari, viola come le pezze da 500€. 
Una musica soffusa di naturale dolcezza carezzerà le menti disponendole al dono e alla penitenza, all'esborso ed al pianto rigeneratore, al sorriso infine del perdono e della grazia sperata che già fa guarire, perché è la fede che risana; Poi, sì, in carrozzella ci rimani lo stesso, sì, ma pensa: dopo che hai donato mezza pensione non ti senti già meglio?  non ti senti già ricomposto, ravvicinato e confortato? Sappi che un prelievo, un salasso, una dazione è il solo viatico della redenzione e del perdono e della guarigione: non dal malanno, quello magari no, quello rimane, ma dall'angustia: e qui questo noi doniamo: l'illusione.
Ben presto sotto casa si apriranno bancarelle che venderanno cappellini, magliette, foulard con l'immagine qui riprodotta e braccialetti col nome, calzascarpe, grattaschiena con la manina, immaginette fluorescenti nel buio e catenine in similveltro colla medaglietta e senza, e poi pagliette, berrettucci, corone e coroncine con le decine di palline intervallate da mistiche e da gloriose, da misteriche e da gaudiose, da grane dolorose e da offerte meditate, a gloria dell'immagine rivelata e della pia speme di redenzione.
Un assaggio di paradiso. 
Ora ho da cercare un certo numero di vestali, tante vergini volontarie per fondare associazione rigorosamente onlus e senza fini di lucro, per la maggior gloria dell'essere qui apparso a redimerci dei nostri mali. Ben accetti fedeli volontari d'ogni età per la logistica e il servizio santo in turni autogestiti.
Telefonare ore pasti, astenersi  privi requisiti.



4 commenti:

  1. è sufficiente stirare i pantaloni e l'apparizione scompare. Pio

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  2. Copione già visto e attuato dalla Chiesa con la vendita delle indulgenze per la ‘’fabbrica’’ di San Pietro.
    In ogni chiesa e in ogni dove c’era una cassetta per la raccolta delle donazioni con la dicitura in italiano aulico
    Ma efficace : ‘’…Per un soldin che cade nella cassetta un’anima vola in cielo benedetta’’.
    Il buon Martin Lutero, in visita in quei giorni nella città eterna, ne rimase scandalizzato e al ritorno in patria accellerò la creazione della ‘’Riforma’’ protestante.

    Sogni e pantaloni…ma manca il’’mea culpa’’ dei vecchi volponi.

    Una prece
    (francomartina)

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  3. ...annunciazione, annunciazione.....
    by Vito

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