Grecia, la tedesca Fraport fa shopping di aeroporti
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la privatizzazione di 14 scali regionali (in gran parte in località turistiche) al gestore tedesco per 1,23 miliardi di euro. Si allenta la stretta sui bonifici. Tsipras al lavoro per decidere come utilizzare la prima tranche di aiuti. Possibile lo slittamento di voto di fiducia ed elezioni. Domani il voto del Bundestag
E Spezzeremo le reni
alla Grecia! - diceva qualcuno durante la seconda guerra mondiale. Era quasi una caricatura, visti gli esiti e le palate che i Greci gli infliggevano. Ma qualcuno adesso, meglio armato, oggi ci sta riuscendo. Ma oggi i
panzer son fuori moda, sporcano, la guerra la si fa con altri mezzi: con la
finanza.
Li hanno affamati e
ricattati per prendersi tutto. Adesso gli aeroporti, altri appetibili assets
fra poco: si tratta di bottino di guerra.
E' in corso un'azione di guerra di conquista. Con altre armi. Guerra per portare a
casa un bottino. In apparenza stanno pagando l'acquisto degli aeroporti, ma,
pensiamoci: se li avessero dovuti conquistare con le armi, (esercito, soldati,
mezzi di sbarco, navi, feriti, invalidi, l’opinione pubblica) avrebbero speso
di più sia per "prendere" il bottino, sia per riparare i danni di
guerra dopo. Così è più pulito, spendono meno e fanno bottino senza dichiarare
la guerra. Morti e feriti ci sono lo stesso, è evidente, ma solo sul campo
greco. L’operazione inoltre è capitalisticamente ineccepibile: si chiama usura.
Lo fa la malavita, qui
nelle nostre regioni canaglia: prima gli presta un sacco di soldi agli
imprenditori in difficoltà, poi li rivuole indietro minacciando di ammazzargli
la famiglia (affamare un popolo è l’equivalente minaccia) e poi si prende tutta
l'azienda. In fondo la mafia che cos’è se non
un capitalismo un po’ più sbrigativo?
E viceversa.
riflessione amara ma iniccepebile!
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