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venerdì 18 settembre 2015

evasione fiscale e omertà della stampa



Altra notizia senza notizia.
A che serve dare notizie simili se non si dice il nome dell’evasore?
Che un avvocato evada il fisco non è una notizia, si sa già: occorre dirne il nome, perché sia informazione, altrimenti è aria fritta, si può anche non darla proprio nei TG questa velina.
La notizia invece sta nel fatto che un evasore sia stato scoperto. Il pubblico quindi, oltre a voler sapere chi sia, questo signore (si fa per dire), si attende che venga severamente penalizzato, con la restituzione di tutto quello che ha sottratto alla collettività e rimettendoci anche del suo: non può bastare restituire con una multa una piccola parte del bottino e tenersi il malloppo.
E soprattutto, in questi casi, la stampa su carta, TV e on line, deve doverosamente fornire al pubblico le complete generalità del malfattore; solo così la notizia diviene utile, perché i lettori, saputo di chi si tratta, possano decidere se ancora rivolgersi a quel professionista oppure meglio scegliere qualcuno più onesto.

Tacere i nomi, con la scusa della privacy è omertà.

2 commenti:

  1. in realtà è un CS dato dagli organi di PG. Gli evasori ed i criminali vanno tutelati per la privacy. Chi paga le tasse è su tutti i bollettini informatici

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  2. Io spero che l'ordine professionale sospenda il professionista così da togliergli la possibilità di continuare ad evadere.
    In questo modo la privacy è tutelata e il cittadino non può più rivolgersi al professionista evasore.
    La colpa, però, non sta mai tutta solo da una parte; perché i clienti di questo professionista non hanno preteso la fattura?
    Perché, ad un suo eventuale rifiuto, non l'hanno segnalato alla Finanza?

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