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domenica 10 luglio 2011

in bocca al lupo, Gelmini

Qualche giorno fa la Signora Ministro della istruzione ha voluto salutare dagli schermi TV tutti gli studenti chiamati alle prove della maturità.
Di buon mattino si è affacciata nelle case degli esaminandi e degli italiani tutti e ci ha rammentato che il famigerato '68 ha fatto sparire la meritocrazia nelle scuole, sostituendola con un errato egualitarismo il quale ha privato il Paese di una "selezionata" classe dirigente e che lei intende porre rimedio a questa stortura storica, ripristinando la necessaria serietà nelle scuole e nelle università.
Fin qui ho riassunto con parole mie quello che ha detto la ministra, avendo ella utilizzato altro fraseggiare.
La proposizione con cui ha concluso la sua allocuzione  monitoria e augurale , invece, la riporto qui testualmente:
" (...)Voglio ora FARE un GROSSO IN BOCCA AL LUPO a tutti (....).
In quel momento ho capito che la Gelmini ha ragione: non c'è meritocrazia in Itala, per nulla. L'egualitarismo distorto danneggia il paese e lo mette in condizione di non poter competere sugli scenari internazionali.
In Italia non c'è affatto selezione della classe dirigente, altrimenti, una che dice voglio " fare un grosso in bocca al lupo" non avrebbe mai potuto fare il ministro e men che meno il ministro della ISTRUZIONE, colui il quale cioè si presume debba essere fra le personalità più "istruite" e colte del Paese.
Uscendo di casa ancora rimuginavo il costrutto di quella infelice frase appena udita dai TG del mattino, quando mi sono imbattuto nelle signore che armate di secchi e di stracci venivano a curare le pulizie degli androni condominiali. Un giovanotto pettinato e ansioso correva giù per le scale per andare, presumo, a sostenere gli esami di maturità e una delle signore, brandendo la ramazza gli ha gridato sorridendo: "ti faccio un grosso in bocca al lupo".
Mi sono complimentato con la donna, che mi disse non essere andata oltre le elementari:  “in bocca al lupo, le ho detto, lei può diventare ministro da un giorno all'altro, signora mia.
Il nostro è un grande Paese che offre le migliori opportunità a ciascun cittadino.”

PS.
Da settembre la scuola si prepara a lasciare fuori dal lavoro  altre migliaia di figure professionali, fra docenti e non docenti, tanto per contribuire alla rinascita culturale del paese.
l'alta classe dirigente

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