Le strade di
Matera sono ingolfate dal traffico e gli autobus urbani sono disorganizzati e,
vuoti, inutilmente intasano ancor più le strade già strapiene di auto in sosta
e in movimento.
Il forestiero che arrivasse in città, dopo un po’ direbbe che
forse Matera ha bisogno di una linea interrata con la quale far spostare i cittadini
da una parte all'altra della lunga città, così da limitare il traffico di superficie
allo stretto necessario. Ma subito il forestiero smetterebbe di sognare perché,
penserebbe fra sé, di questi tempi, chissà quanto può costare una tratta
sotterranea e con quali soldi mai la potrebbero realizzare? Peccato però: benché costosa, una "underground" metropolitana farebbe
risparmiare un sacco di tempo e di denaro alla città.
Il tapino
ignora, forestiero com'è, che la tratta sotterranea invece esiste già, è stata costruita 40 anni fa, ospita trenini di linea extraurbana ma, inspiegabilmente,
non eroga servizio urbano.
Informato dei fatti, il forestiero è confuso. Riepiloghiamo, dice fra sé e sé: dunque, la città è lunghissima, gli autobus non si riesce a prenderli, la metropolitana c’è ma non funziona, chi non è un commerciante paga un sacco di multe per la sosta, e insieme la città è zeppa di autoconcessionarie, di autoricambi, di autoscuole, di assicurazioni, di uffici pratiche auto e poi di benzinari, gommisti, elettrauto, carrozzieri, saloni dell'usato sicuro e non, eccetera eccetera …
Informato dei fatti, il forestiero è confuso. Riepiloghiamo, dice fra sé e sé: dunque, la città è lunghissima, gli autobus non si riesce a prenderli, la metropolitana c’è ma non funziona, chi non è un commerciante paga un sacco di multe per la sosta, e insieme la città è zeppa di autoconcessionarie, di autoricambi, di autoscuole, di assicurazioni, di uffici pratiche auto e poi di benzinari, gommisti, elettrauto, carrozzieri, saloni dell'usato sicuro e non, eccetera eccetera …
Il nostro forestiero,
si toglie il berretto, si gratta perplesso la zucca e si chiede: che non ci sia
un nesso fra questi fenomeni? Qui c’è il
caos e sotto la città scorre una linea metropolitana inutilizzata … C’è un mistero
in questa città, uno strano mistero che qualcuno dovrà sciogliere un giorno o l’altro,
pensa fra sé il forestiero. Ben presto riparte, però a volte ci ripensa allo strano caso di Matera. E lo racconta.
Ecco qui un
reperto culturale-storico-demo-antropo-archeologico di assoluto pregio e
rarità, tanto prestigioso che ci potrebbero aprire un'altra Sovrintendenza, ad
hoc, ché quelle (poche) che già abbiamo, non avrebbero l'acconcio profilo
contenutistico.
Si tratta -
nientepopodimenochè! - si tratta di un orario ferrotramviario!
Proprio
così: ferrotramviario di Matera risalente ai primi anni ‘90 quando la grafica
in città cresceva sugli alberi e l'edonismo reaganiano declinava
anche sulla nostra penisola.
Nella sua
splendente evidenza è l’orario dei percorsi del Metrò di Matera del 1992. Guardate! Non è
incredibile? È fantastico: 3 minuti ! Da Villa Longo al Centro, 3 minuti di
percorso: tre minuti!
Ma cosa lo
stamparono a fare questo cartoncino delle illusioni?
Quando
costruirono la stazione di Lanera, per giustificare la forte spesa, spiegarono
che lo facevano per noi cittadini, nel nostro esclusivo interesse, (come le
piste ciclabili dei giorni nostri) e così dopo le opere edili, per accrescimento informativo, commissionarono anche lo speciale design e fecero stampare il
pregiato orario qui riprodotto che, in milioni di copie, invase la città e la
provincia.
Qualcuno
ricorda che la MM abbia mai funzionato? Non importa, ma l’artistico compendio con
ben 38 immaginarie corse quotidiane ebbe sicuramente diffusione con considerevole gioia del tipografo.
Il mistero,
direbbe il forestiero, si infittisce.
Ma ‘sti
forestieri non ci hanno da pensare agli affari loro?
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Certo
che ricordo protagonisti e promotori di quell’esperienza che si arenò sul
nascere per la questione del biglietto unico di reciprocità, che avrebbe
consentito di utilizzare allo stesso presso e viceversa trenino e bus urbani.
L’esperimento durò poco e ognuno ritornò alle cattive abitudini…in auto lungo le
strade di 40 anni fa. Ma niente paura tra poco si andrà in risciò, su apecar e
su segway con la variante a pedalata assistita, con skateboard o monopattino. Io
a piedi… E voi ? (FM)
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Sei grande per la ricerca, inutile dirti che la cosa è andata via via morendo perché nessuno ci ha creduto e poi i soldi sono venuti a scarseggiare. Ci hanno riprovato e lo fanno ancora adesso solo per foraggiare le Fal, fino a quando durano. La fibra è forte perché lo sono gli interessi. (PIO)
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L'anno scorso ho preso il trenino per andare a lavoro quando c'era la neve. all'andata ci ha messo tre minuti. al ritorno ho fatto il biglietto invano perché arrivando da Bari portava circa tre quarti d'ora di ritardo. c'è da dire che i costi non sono comunque competitivi, se devo spendere tre euro per andare e tornare dal centro mi conviene prendere la macchina e pagare il parcheggio. (Lola Bi)
sei grande per la ricerca, inutile dirti che che la cosa è andata via via morendo perchè nesuno ci ha creduto e poi i soldi sono venuti a scarseggiare. Ci hanno riprovato e lo fanno ancora adesso solo per foraggiare le Fal, fino a quando durano. La fibra è forte perchè lo sono gli interessi.
RispondiEliminal'anno scorso ho preso il trenino per andare a lavoro quando c'era la neve. all'andata ci ha messo tre minuti. al ritorno ho fatto il biglietto invano perché arrivando da Bari portava circa tre quarti d'ora di ritardo. c'è da dire che i costi non sono comunque competitivi, se devo spendere tre euro per andare e tornare dal centro mi conviene prendere la macchina e pagare il parcheggio.
RispondiEliminasarebbe bello se qualcuno riprendesse quel progetto!
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